Basta con guru e falsi profeti che speculano sul futuro del lavoro! Per intuire come evolverà, volgiamo lo sguardo al mondo del gaming, ad esempio Minecraft. Con i suoi 100 milioni di giocatori, 10 mila copie vendute quotidianamente e 300 ore di video su YouTube ogni minuto, il gioco ci offre preziose indicazioni sui futuri modelli lavorativi e di management.
Minecraft.
In un'epoca in cui esperti in formazione professionale e leadership profetizzano appassionatamente sul tema “future of work” (basta scrollare il feed di LinkedIn), la risposta potrebbe trovarsi in un luogo inaspettato: il mondo del gaming. Prendiamo per esempio uno dei giochi più popolari, che ha conquistato milioni di persone in tutto il mondo: Minecraft.
L'obiettivo principale di Minecraft (fonte Wikipedia) è “sconfiggere il Dragone dell'End, un drago che si trova nel mondo dell'End. Sono anche presenti degli obiettivi, definiti ‘progressi’, che aiutano il giocatore ad avanzare attraverso nuove scoperte.” Suona familiare pensando al mondo del lavoro, non credete? “L’obiettivo” è la competitività del mercato di riferimento, passando da “processi” che non sono altro che, appunto, step di miglioramento nei metodi e nella collaborazione.
Come funziona?
I giocatori esplorano un mondo virtuale, raccogliendo risorse e costruendo strutture. Tuttavia, dietro questa apparente semplicità si cela una complessità che stimola l'ingegno e la creatività dei giocatori. Devono pianificare, prendere decisioni e risolvere problemi per avanzare.
La collaborazione tra giocatori è un elemento fondamentale. Nei server multigiocatore, i partecipanti si uniscono per realizzare progetti complessi, condividendo risorse e competenze. Questa dinamica di collaborazione spontanea, che si sviluppa attraverso la comunicazione online, offre uno sguardo illuminante su come i futuri lavoratori stiano già acquisendo competenze di teamwork e leadership, totalmente da remoto.
YouTube ha un ruolo cruciale in questo contesto. Ogni minuto vengono caricate oltre 300 ore di video che parlano di questo videogioco. Gli influencer condividono le loro avventure, offrendo consigli e strategie. Con il loro entusiasmo, ispirano i giocatori a risolvere i problemi con creatività e ottimismo, piuttosto che con frustrazione.
Il mondo virtuale come appunto Minecraft forniscono senza dubbio terreno fertile per l'apprendimento interculturale e il rispetto delle diversità. I giocatori di diverse etnie e culture collaborano tra loro, mettendo da parte le differenze e lavorando insieme per raggiungere obiettivi comuni. Questa collaborazione interculturale sottolinea il potenziale inclusivo del mondo del gaming, mettendo tutti al pari livello, rappresentando una vera svolta quando si parla di patologie e disabilità.
Il potenziale del gioco non passa inosservato.
L'acquisizione di Minecraft da parte di Microsoft nel 2014, per 2,5 miliardi di dollari, conferma il valore di questi giochi online come piattaforme di apprendimento per i futuri lavoratori. Non sono solo passatempi, ma lezioni su come acquisire competenze essenziali in un ambiente virtuale. Microsoft talmente crede al progetto Minecraft come modello educativo che, dopo solo 2 anni dall’acquisizione, ha mantenuto la promessa nel creare una versione del gioco da usare in ambito scolastico, dal nome Minecraft Education Edition, disponibile oggi in 50 nazioni. Adesso le scuole e domani, perché no, anche le aziende.
In conclusione, piuttosto che immaginare il futuro del lavoro e della formazione (noi boomer), dobbiamo osservare l'apprendimento e la collaborazione che i giovani stanno già mettendo in pratica. I giochi online, come Minecraft, rappresentano un laboratorio vivente di competenze che saranno fondamentali per i lavoratori di domani. Guardando i nostri figli giocare, possiamo intravedere il futuro del lavoro.