Il sostegno economico per il 2023 fornito dall'INPS per le sessioni di psicoterapia chiamato “bonus psicologo”, è stato confermato dalla recente Legge di Bilancio, che ha incrementato l'importo da 600 a 1.500 euro. Il problema è che ad oggi non è ancora stato pubblicato il decreto ministeriale che dà il via libera all’apertura delle domande per il 2023. In più, questa modifica ha comportato una riduzione dei finanziamenti destinati alla misura. Mentre nel 2022 il bonus psicologo aveva a disposizione un budget di 25 milioni di euro, per il 2023 si è visto ridurre a 5 milioni di euro, portati a 8 milioni di euro per il 2024.
Ma partiamo dalle basi. Gli ultimi tre anni hanno contribuito alla creazione di un’atmosfera di instabilità e incertezza senza precedenti, segnando profondamente lo stato della salute mentale della popolazione in Italia. Per affrontare queste esigenze, il governo Draghi aveva introdotto il “bonus psicologo” nel 2022 grazie anche a una petizione online che ha raccolto centinaia di migliaia di firme in pochi giorni. Il bonus prevedeva un contributo di 600€ per la psicoterapia di coloro con un ISEE inferiore a 50mila euro. Questo aiuto economico è stato riconfermato nella Legge di Bilancio 2023, con un importo massimo di 1.500 euro, distribuito in base alla fascia ISEE.
A settembre 2023, l'INPS ha annunciato il completamento delle graduatorie regionali e provinciali per l'assegnazione delle risorse rimanenti per il bonus. Sempre secondo l'INPS, nel 2022 su circa 395mila domande presentate, il 99% era idoneo per il contributo, ma solo circa 41.600 di esse, ovvero il 10,5%, sono state finanziate. E se con 25 milioni di euro sono state finanziate solo una richiesta su 10, è praticamente impossibile coprire l'intera gamma di potenziali beneficiari con un quinto delle risorse disponibili.
Lo “stigma” dello psicologo in Italia si sta attenuando.
La grande mole di richieste del bonus in Italia (anche se non sono state esaudite) però porta con sé una buona notizia, cioè la diminuzione del “tabù” sugli interventi psicologici. La richiesta di aiuto da parte di professionisti della salute mentale, infatti, nel 2023 è aumentata del 25% rispetto al 2020 secondo l’Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Psicologi (ENPAP).
<<Oltre all'aumento dei disturbi emotivi comuni legato al Covid, ci sono molte altre persone con sintomi "sottosoglia", che richiedono attenzione clinica ma non soddisfano tutti i criteri per una diagnosi. Queste persone, in particolare tra i giovani sotto i 35 anni, stanno affrontando difficoltà psicologiche a causa delle varie sfide sociali e lavorative, nonché della solitudine e delle preoccupazioni quotidiane>>, ha affermato in una nota stampa Felice Damiano Torricelli, Presidente di ENPAP.
Il “flow” si è bloccato.
Parole confermate anche dal Rapporto Headway - Mental Health Index 2.0, condotto nel 2023 da The European House - Ambrosetti in collaborazione con Angelini Pharma, che ha riguardato la capacità dei Paesi europei di affrontare le necessità delle persone che affrontano problemi di salute mentale nella società, con particolare attenzione alle scuole e ai luoghi di lavoro. Circa il 20% della popolazione in età lavorativa risulta infatti colpito da disturbi mentali, e le persone affette da disturbi gravi hanno un tasso di occupazione inferiore del 20-30% rispetto a coloro che non ne soffrono, con conseguenze anche sulle loro retribuzioni medie. È importante evidenziare comunque che le ricerche sono svolte su soggetti che hanno dichiarato sintomi, ma esiste una grande fetta di persone che, non rendendosi conto, soffre di disturbi. Per esempio, secondo l’OMS, il 5% degli adulti a livello globale sarebbe affetto da depressione.
Il Rapporto Headway ha poi evidenziato che, attualmente, quasi la metà dei Paesi europei ha implementato programmi di prevenzione e promozione della salute mentale legati al lavoro (l’Italia non è compresa). C'è infatti una correlazione tra il benessere mentale complessivo e il senso di benessere percepito sul luogo di lavoro, che è stato definito come la capacità di essere in uno stato di "flow", ossia concentrati, produttivi e focalizzati sugli obiettivi professionali. L’indagine sulla salute mentale e il benessere - condotta da Ipsos e Gruppo Axa su un campione di 30.600 persone di età compresa tra i 18 e i 74 anni in 16 Paesi - solo il 15% delle persone dichiara di trovarsi in uno stato mentale altamente produttivo. Un migliore benessere è associato a una minore volontà di cambiare lavoro, con il 75% delle persone nel campione che la pensa in questo modo. Quando si tratta di modelli di lavoro, a livello globale, il lavoro ibrido è considerato il migliore, anche se in Italia molti preferiscono il lavoro da casa, che è la scelta di quasi una persona su cinque.
Ogni euro investito in salute mentale genera un guadagno di 4 euro.
Tra gli strumenti a disposizione per agevolare l’accesso al supporto psicologico infatti, non c’è solo il bonus statale: anche le aziende stanno introducendo nei loro piani di welfare la possibilità di usufruire di un servizio di ascolto ad hoc, virtuale o in presenza. Dall'Osservatorio Mindwork-BVA Doxa del 2022 è emerso che oltre il 90% delle persone desidera che la propria organizzazione si interessi al benessere psicologico dei collaboratori, e il 66% preferirebbe cercare lavoro presso aziende che dimostrino attenzione per questo aspetto.
Questi segnali chiari indicano che il reclutamento e la fidelizzazione dei talenti nel prossimo futuro saranno influenzati in gran parte dalle politiche aziendali volte al benessere psicologico. Oltre oceano, numerose aziende hanno già adottato soluzioni digitali per supportare la salute mentale delle loro persone. Questo cambiamento è stato in gran parte spinto dalla pandemia, che ha scatenato una crescente domanda negli Stati Uniti per i sempre più numerosi fornitori di servizi digitali di salute mentale.
Da una prospettiva economica, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) calcola un ritorno sugli investimenti (ROI) del 300%: ogni euro investito nel trattamento di problemi comuni come ansia e depressione genera un guadagno di 4 euro, migliorando la capacità lavorativa e la salute psicofisica delle persone coinvolte.