Remote Lifestyle

Al lavoro usiamo strumenti tecnologici per molte attività e durante il tempo libero siamo sui social media. Nell’arco di una giornata siamo praticamente sempre connessi, è la stanchezza digitale è conseguenza di questa dipendenza tecnologica.

Nel panorama dello smart working il lavoro può assumere una prospettiva più "individualista". Non mancano riunioni di team ma viene spontaneo chiedersi: come cambiano le relazioni tra colleghi?

Quando tra job title, outsourcing e lavoro agile sembra più difficile progredire con la propria carriera. Portare avanti le proprie mansioni da remoto è diventato un discrimine se si vuole raggiungere una posizione di prestigio?

Tra normative e monetizzazione, le nuove sfide per gli influencer nell'era dei social a pagamento. Una guida approfondita per chi fa della creazione dei contenuti la sua professione.

Con il lavoro ibrido capita che il lunedì e il venerdì gli uffici delle grandi città siano spopolati. Ma chi l’ha detto che è un problema?

Nel corso degli anni, al lavoro e non solo, ci si è affidati sempre più all’utilizzo di e-mail per comunicare, a volte fino ad abusarne. Ma dato che continua a essere uno strumento di condivisione molto diffuso, necessita ribadire un suo “galateo”.

Il team building e le iniziative di welfare sono fondamentali, ma a volte non bastano, perché non sostituiscono assolutamente il lavoro agile.

Si fa presto a dire che "con lo smart working si può lavorare ovunque", ma quando il lavoratore si trova all’estero ci sono alcune regole fiscali da considerare. Ecco in questo articolo una panoramica sulle casistiche e le tassazioni.

Mentre alcune aziende restringono i vincoli sul lavoro da casa, altre si muovono verso modalità flessibili, rendendo più sfumata la realtà sullo smart working. Sarà l'affermazione definitiva del modello ibrido?

Il Consiglio dei Ministri del 23 ottobre ha approvato in esame preliminare un nuovo disegno di legge per la promozione delle zone montane, che contiene novità anche in materia di smart working.

Uno degli aspetti positivi del lavoro in presenza è la socialità con i colleghi dopo lavoro. Ma rispecchia sempre la realtà? Solitudine sul lavoro e isolamento tecnologico sono sempre in agguato.

Dalle Big Tech alle grandi banche, molte realtà internazionali hanno chiesto al personale di presentarsi in ufficio. Possibile che la stagione in cui eravamo tutti concordi sull’opportunità del lavoro da remoto sia già finita?

A seguito della pandemia e della diffusione dello smart working, le città si rimodellano per seguirne i cambiamenti: sempre più spazi si aprono o adattano ai lavoratori, così come le città si orientano a diventare più "smart".

Il diritto alla disconnessione non basta, siamo noi che per primi dobbiamo imparare a disconnetterci. Ovvero, il giusto mix tra capacità di bilanciare le proprie energie mentali e definire il livello di priorità delle mansioni e responsabilità.

Per chi oggi vive l’inizio dell’età adulta, la vita non è semplice. Ecco il racconto di una rappresentante della categoria di "giovane lavoratrice digitale" italiana, direttamente da Lisbona.

Sempre più smart worker vivono la solitudine come uno degli svantaggi principali del lavorare in modalità agile. Abbiamo chiesto alla psicologa del lavoro Claudia Campisi come ovviare a questa situazione.

Tra i vari disturbi psicologici che, purtroppo, affliggono la classe lavoratrice emergente, presto sarà possibile annoverare anche l’ansia da cambiamento climatico, la quale potrebbe essere parzialmente combattuta con il remote working.

Da sempre l’uso dello smartphone sul luogo di lavoro può essere un tabù, non solo negazione ai collaboratori la possibilità di usare un social come TikTok, occorre una maggior consapevolezza del cellulare sui luoghi di lavoro.

Come iniziare una nuova carriera completamente a distanza? Il problema è che le molte persone che desidererebbero farlo, non hanno la minima idea di dove iniziare a cercare informazioni. Ecco quindi una lista di 5 siti per trovarle.

LinkedIn ha svelato i 25 lavori più ricercati del 2023 in Italia. Tanta tecnologia, consulenza e qualche nota sulla parità di genere.

Oggi lanciamo un’indagine di mercato sullo stato percepito dello smart working in Italia. Quanto lavorare da remoto impatta nelle nostre vite?

Cresce il numero di persone che scelgono di operare lontano dall’ufficio, i mercati del lavoro e del turismo aprono lo scenario workation.

Le riunioni sono improduttive. Dagli USA arriva il modello zero meeting, l'azzeramento delle riunioni programmate con oltre due persone.

Finite le ferie e rientrati al lavoro, è opportuno adottare degli accorgimenti per fare uno smart working salutare e proficuo.

Nell'era digitale fare smart working dall'estero è possibile, ma occorre prendere degli accorgimenti e alcuni tool possono aiutare.

Le nuove pratiche di lavoro agile fanno riscoprire i borghi italiani come destinazione dove fare remote working.

La maggior parte degli alberghi sono stati concepiti in un’epoca diversa da quella che stiamo vivendo. Gli smart workers sono i nuovi ospiti.

Con il lavoro da remoto ci hanno fatto capire che si può lavorare anche da un paesino del Centro Sardegna per una multinazionale americana.

Andare oltre i trend e le etichette può aiutarci a capire la reale evoluzione verso un modello di libertà, autonomia e responsabilità.

Non solo remote working. Tutte le nostre esperienze di vita passano dal web e gli algoritmi ci costringono ad adattarci a internet.

Workation è il nuovo idioma utilizzato per definire la modalità di lavoro in smart working che coniuga lavoro e vacanza: work & vacation!

Parte il progetto “VAN Working” e Samuel Lo Gioco ci porta alla scoperta di territori che rinascono grazie alla trasformazione digitale.

Lo smart working senza formazione e strumenti idonei ad attuarlo, ha causato in alcuni casi grotteschi inconvenienti e diffusi disagi.

Dal Nord al Sud Italia, lo smart working come strumento per conquistare nuovi cittadini e ripopolare borghi afflitti dallo spopolamento nel corso del tempo.

Panasonic è l’esempio di come un progetto di cambiamento può essere facilitato da un nuovo “working enviroment” che è stato il risultato di un percorso condiviso e graduale e che ad oggi ha ricevuto l’apprezzamento di chi ci lavora. 

Come cambia la routine del lavoro da quando lavori in ufficio a quando ci troviamo da remoto?