In questi anni abbiamo trattato il tema del lavoro agile sotto molti punti di vista, dalla normativa ai casi di successo, dalla sua diffusione in multinazionali come Twitter alla Pubblica amministrazione del nostro paese.
Ma proprio nel tessuto economico italiano, però, è presente un settore che spesso è dimenticato dalle logiche dell’economia. Eppure ogni anno cresce sempre di più: stiamo parlando del Terzo Settore. Secondo i dati Istat, in Italia ci sono oltre 5 milioni e mezzo di volontari e ben 336mila istituzioni non profit con un totale di 800.000 dipendenti. Secondo le stime, il volume del loro lavoro supera i 64 miliardi rappresentando circa il 4% del PIL.
Anche gli enti non profit, quindi, hanno dovuto riorganizzare il proprio lavoro in ottica smart. Chi ha saputo raccogliere le nuove sfide dettate da questo particolare momento storico segnato dalla pandemia Covid-19 è riuscito a ottenere ottimi risultati. Durante i periodi di crisi sono le fasce più deboli a risentire il peso del disagio sociale e la macchina della solidarietà deve essere presente più che mai.
Ma come si coniuga il lavoro di una Onlus impegnata nella gestione delle telefonate ai donatori con una software house? Lo ha sperimentato l’azienda siciliana ACR Solutions che da due anni sviluppa Crm4. Si tratta di un software gratuito e in cloud per call center e per tutte quelle situazioni dove l’attività telefonica è centrale. Non solo telemarketing, ma anche nel no profit, appunto.
“Quando Davide Cedro - consulente e formatore presso la Onlus Mission Bambini, che da anni gestisce per essa il telemarketing - si è registrato alla piattaforma siamo rimasti molto sorpresi. Non ci aspettavamo di offrire servizi di telemarketing ad una Onlus” ci ha detto Andrea Sapienza, CEO di Crm4.
Durante il lockdown molti si sono resi conto dell’utilità dei gestionali in cloud che permettono la flessibilità di impiego ovunque ci si trovi. Senza l’installazione di un software su un pc, utilizzando solo una connessione internet per accedere alla piattaforma. Proprio in questi mesi è nata l’applicazione Crm4 che permette a tutti gli operatori di collegare le cuffie al proprio smartphone per avviare le chiamate con gli utenti. In questo modo la tecnologia ha permesso un cambiamento repentino per consentire in remote working le attività di telemarketing della Mission Bambini.
La Onlus - che ha progetti educativi o sul tema della salute e strutture per l'infanzia in Italia e all'estero - è un caso interessante per tutte quelle imprese sociali che vorrebbero integrare il contatto telefonico all’interno della propria strategia di acquisizione. Attraverso i canali digitali i donatori o futuri tali infatti mostrano interesse per una determinata campagna. Si avviano così le attività di marketing che poi vengono supportate da una call. Ed è proprio attraverso il contatto telefonico che è possibile instaurare una relazione con il donatore per informarlo o semplicemente ringraziarlo.
Mission Bambini, tramite Crm4, ha continuato il lavoro quotidiano dalle case dei singoli volontari e dipendenti senza interrompere l’operatività, stringendo nuove relazioni o fidelizzando quelle già presenti.
Ecco quindi che strumenti che sembrano apparentemente lontani da certi ambienti lavorativi possano, invece, far nascere relazioni gratificanti per entrambe le parti. Le attività di telemarketing si prestano a vari servizi all’interno di una strategia comunicativa e di vendita e, in questo caso, assume una nuova forma diventando sinonimo di relazione sociale.