Di recente ho letto un interessante articolo del Financial Times che esplora un tema che ci sta particolarmente a cuore: il lavoro da ovunque. Un concetto che va oltre il classico remote working da casa e che oggi vogliamo riproporre in versione Italian style.
Siamo sempre più abituati a sentire parlare di smart working, ma perché limitarsi a casa propria quando si può trasformare un trailer, una barca o persino uno yacht in un ufficio perfettamente attrezzato? Sembra una follia? Forse. Ma il fondatore di Smart Working Magazine l’ha già fatto: con il suo fido Paride, ha girato l’Italia in camper, lavorando dai borghi e cercando il luogo remoto perfetto per vivere e lavorare.
Uffici in movimento: dal camper all’open water
Un esempio affascinante arriva dagli Stati Uniti, dove Erin Jacobs, una consulente informatica, lavora da un Airstream, un caravan di lusso trasformato in ufficio mobile. Grazie a tecnologie come Starlink, che offre una connessione satellitare stabile ovunque, è riuscita a viaggiare per migliaia di chilometri senza mai rinunciare alla produttività.
Ma non serve andare così lontano per scoprire soluzioni innovative: in Europa stanno nascendo uffici galleggianti, come quello di Mark Howorth, un designer londinese che ha trasformato una barge ormeggiata nella Marina di Canary Wharf in un quartier generale su acqua. Il suo team lavora tra le onde e, per le riunioni importanti, la barca salpa lungo il Tamigi.
E per chi può permetterselo, il livello successivo è l’ufficio on board: sempre più imprenditori stanno adattando gli yacht per ricavare spazi di lavoro iper-connessi, con tutti i comfort di un vero ufficio, ma con vista sull’oceano.
L'architettura al servizio del lavoro agile
Se invece si cerca una soluzione stabile ma separata dalla casa, l’architetto Tom Kundig propone gli "accessory buildings", piccoli uffici indipendenti costruiti accanto alle abitazioni. Questa soluzione è perfetta per chi desidera mantenere un confine tra vita personale e professionale senza dover per forza rimanere chiuso in casa.
Anche in Italia questa tendenza potrebbe crescere: immaginate di avere un micro-ufficio in legno in mezzo a un uliveto in Toscana o una casetta in montagna dedicata al lavoro, separata dalla casa principale. Non è fantascienza, ma una possibile evoluzione del lavoro agile.
Il futuro è qui: siamo pronti a sposarlo?
Queste nuove modalità di lavoro stanno cambiando il concetto di "ufficio". Non è più il luogo fisso a definire il nostro lavoro, ma gli strumenti che ci permettono di farlo ovunque ci sentiamo più produttivi e ispirati.
E se in Italia si investisse di più in questa direzione? Se più professionisti seguissero l’esempio del fondatore di Smart Working Magazine, lavorando dai borghi, dai camper, dalle spiagge o dalle barche?
La tecnologia ci sta offrendo questa possibilità: sta a noi decidere se coglierla.