Il mondo del lavoro sta attraversando un periodo di trasformazione senza precedenti, accelerato dall’innovazione tecnologica, dai cambiamenti climatici e dalle tensioni geopolitiche. L’ultimo Future of Jobs Report 2025, pubblicato dal World Economic Forum (WEF), offre un quadro chiaro di come le dinamiche occupazionali si stanno ridefinendo. Secondo il rapporto, entro il 2030 si creeranno 170 milioni di nuovi posti di lavoro, mentre 92 milioni di ruoli diventeranno obsoleti, determinando un incremento netto di 78 milioni di posti.
Se da un lato la digitalizzazione e l’automazione promettono nuove opportunità, dall’altro rappresentano una sfida per milioni di lavoratori che rischiano di essere esclusi da un mercato sempre più competitivo. Il divario tra competenze richieste e competenze effettivamente possedute dai lavoratori si sta ampliando, rendendo urgente un ripensamento delle strategie di formazione e aggiornamento professionale.
Quali lavori cresceranno e quali scompariranno?
Il report del WEF individua con precisione i settori che cresceranno nei prossimi anni e quelli destinati a ridursi drasticamente. Le professioni più richieste saranno quelle legate alla tecnologia, alla digitalizzazione e alla sostenibilità. Tra le figure in maggiore crescita troviamo:
• Specialisti in Big Data e Intelligenza Artificiale: con l’aumento della mole di dati da analizzare e la diffusione dell’AI, queste competenze diventeranno fondamentali in molteplici settori.
• Ingegneri FinTech: la fusione tra finanza e tecnologia sta creando nuove figure professionali in ambito bancario e assicurativo.
• Esperti di sostenibilità e transizione ecologica: l’attenzione crescente verso il cambiamento climatico spinge le aziende a investire in soluzioni a basso impatto ambientale.
Parallelamente, molte professioni tradizionali subiranno un declino, soprattutto quelle basate su compiti ripetitivi facilmente automatizzabili. Tra i settori più a rischio troviamo:
• Cassieri e operatori di sportello
• Assistenti amministrativi
• Addetti alla contabilità e al magazzino
• Operatori di call center
L’automazione e l’intelligenza artificiale stanno già sostituendo parte di questi ruoli, e la tendenza è destinata ad accelerare nei prossimi anni.
Le competenze chiave per il futuro
Non è solo una questione di tecnologie emergenti, ma anche di soft skills e capacità di adattamento. Secondo lo studio, le competenze più richieste saranno:
• Pensiero critico e problem solving: la capacità di analizzare dati, risolvere problemi complessi e prendere decisioni strategiche.
• Competenze digitali avanzate: familiarità con strumenti digitali, gestione dei dati e conoscenza dell’intelligenza artificiale.
• Intelligenza emotiva e collaborazione: saper lavorare in team, gestire le relazioni interpersonali e adattarsi a contesti di lavoro sempre più dinamici.
Uno studio dell’Università di Oxford ha rilevato che il 47% dei lavori tradizionali potrebbe essere sostituito dall’automazione entro il 2035, ma anche che le competenze umane come empatia, creatività e pensiero strategico rimarranno essenziali e difficilmente replicabili dalle macchine.
Cosa possono fare aziende e lavoratori?
Le organizzazioni devono adottare strategie di reskilling e upskilling per garantire che i propri dipendenti rimangano competitivi. Formazione continua, programmi di aggiornamento e percorsi di crescita personalizzati sono strumenti fondamentali per affrontare il cambiamento.
Anche i lavoratori devono investire sulla propria crescita professionale, mantenendosi aggiornati sulle tendenze del mercato e sviluppando competenze versatili. Il lavoro da remoto e le modalità ibride stanno diventando sempre più la norma, e chi saprà adattarsi a questi nuovi modelli sarà avvantaggiato.
Il mercato del lavoro del futuro sarà dominato da innovazione, flessibilità e capacità di adattamento. Le aziende e i lavoratori che sapranno evolversi insieme ai cambiamenti in atto avranno maggiori possibilità di successo. Formazione, digitalizzazione e intelligenza emotiva saranno le chiavi per affrontare con successo questa nuova era del lavoro.