Avete sentito di quel manager finlandese in smart working che guida il suo team di Helsinki dalla ben più soleggiata Malaga!? Sarà una questione di ricerca del benessere o di nomadismo digitale, ma in questa epoca di remote workers sempre più persone ambiscono a lavorare e viaggiare.
La tecnologia, fortunatamente, ci viene incontro e in questo articolo vi suggerisco 5 consigli e alcuni strumenti per rendere più semplice il vostro lavoro agile dall’estero.
Prima di tutto, per fare smart working fuori dall'Italia vi serve capire in che fuso orario vi trovate. Potrebbero esserci poche ore come una considerevole differenza, ad esempio - 8 ore dal Centro America, quale il mio caso dato che sto scrivendo dal Costa Rica! In primis segnalo appunto una App come Time Buddy. Qui potrete farvi un’idea al volo delle diverse time zones e alcuni trucchi, come attivare il fuso orario su Google Calendar per vedere la corrispondenza degli appuntamenti e riunioni tra i due diversi paesi.
Il fuso orario non è solo un fastidio, lo potete usare a vostro vantaggio per lavorare quando gli altri non sono presenti e per sfruttare al meglio la comunicazione asincrona. Vi consiglio di settare una work routine per non perdere le buone abitudini, e un ottimo modo per mantenere alta la produttività è affidarsi a una App che tenga traccia della routine. Esempio Toggl – ideale per monitorare la gestione del tempo - può essere d’aiuto.
Importante anche installare dei tool per mantenere il silenzio durante le riunioni: quando siamo fuori dal nostro contesto ordinario, tra gli imprevisti più fastidiosi, c’è il rumore non programmato. Così, se siete all’estero ma in generale fuori dal vostro setting da ufficio, conviene avere un software per l’eliminazione del rumore come Krisp. Potete fare ancora di più, dotandovi di un programma come Mmhhmm che riesce a mantenere un background riconoscibile in qualsiasi luogo vi trovate. Opportuno per le video conferenze!
Minimizzate tutte le distrazioni quindi, risolta la riduzione dei rumori, è importante rimanere focalizzati sul lavoro.
Ancora, stabilite dei limiti per la quantità di lavoro e sappiate quando è il momento di staccare. D’altra parte, se avete scelto di lavorare e viaggiare, avrete anche il desiderio di scoprire il posto in cui siete ospiti, altrimenti potevate rimanere a casa… Quindi, a meno che non state lavorando con una scadenza, limitate la giornata lavorativa a un tempo personale che vi permetta di essere più produttivi.
È essenziale dare priorità all’equilibrio tra lavoro e vita privata, in modo da poter godere dell’ambiente circostante, prendersi del tempo per sé stessi e inserire un allenamento, un’escursione o qualche attività per la salute e il benessere. Di solito conviene limitare le nostre giornate lavorative tra le sei e le nove ore, con molte pause.
Ricordatevi, infine, di essere comunicativi con colleghi e/o clienti quando siete “lontani”. Per essere presenti, comunicate regolarmente con loro anche solo per un check-in o un saluto.
In conclusione, ormai nell’era digitale le persone lavorano anche in vacanza e hanno necessità di benessere anche durante le ore in cui sono concentrate sul lavoro, pertanto, lo smart working dall’estero, con i dovuti accorgimenti, si può fare. E scoprirete che è – come dicono qui in Costa Rica – pura vida!
Cover photo: © Coral Blanche Hummer, via Flickr