Tutti noi abbiamo avuto a che fare con un superiore aggressivo, in qualche momento della nostra vita. Alcuni di noi hanno visto un loro pari grado trasformarsi in qualcosa di poco piacevole una volta ottenuta la promozione. Suona familiare? Ecco, quello è l’effetto Lucifero, e sembra essere un problema derivante dal potere.
Sebbene questo non voglia giustificare atteggiamenti violenti, capire che i motivi di certe propensioni all’aggressività potrebbero essere indotti da un ruolo, può avviare un processo trasformativo sulle dinamiche e i rapporti di lavoro per renderlo più vivibile. Questo, oltre a un maggior benessere mentale per le risorse, potrebbe anche portare un aumento del fatturato annuo per le aziende. Ma cos’è l’effetto Lucifero e come funziona?
L’effetto Lucifero e il potere
L’effetto Lucifero è il risultato dell’esposizione al potere, che trasformerebbe anche le persone più mansuete in violenti tiranni. Questo almeno è il risultato dell’esperimento del 1971 portato a termine dallo psicologo Phillip Zimbardo, all’Università di Stanford, che osservò due gruppi di studenti all’interno di una situazione carceraria simulata. Il risultato fu che persone normalmente docili, abusarono del loro potere una volta ottenuto, tramutandosi in aguzzini.
Un altro elemento fondamentale che ci viene restituito dall’esperimento è il fatto che questo potere venne dato a persone che non avevano ricevuto nessun tipo di training specifico. E questo succede in moltissime (non tutte) realtà lavorative, in cui le risorse si ritrovano a gestire il personale non tanto per la loro preparazione o attitudine manageriale, ma per anzianità o fedeltà all’azienda.
Le conseguenze dell’aggressività
Il risultato poi è sotto gli occhi di tutti, con danni sia per la reputazione dell’azienda, che per il fatturato. In tutto questo mettiamoci anche una nuova classe di professionisti che esige (giustamente) considerazione, ascolto, e rispettato dai loro superiori per poter rendere al massimo. É infatti comprovato che un personale infelice rende molto meno ed è difficile da mantenere.
Ma il punto qui è che anche chi esercita il potere in realtà è vittima dell’effetto Lucifero. In molti infatti si sentono come trasformati quando sono a lavoro, giustificandosi col fatto che sia necessario mostrare il pugno di ferro per comandare, come insegnato loro dai loro predecessori. In realtà, la rabbia sarebbe solo la maschera di altre emozioni, e nasconde disagi molto profondi ed è comunque deleteria per il bene dell’azienda.
Un nuovo mondo per nuovi leader
Il mondo è profondamente cambiato negli ultimi anni e il lavoro non fa eccezione. Per capire un po’ come stanno le cose, occorre prestare attenzione a determinate richieste sempre più frequenti. Tra queste ci sono la possibilità di lavorare da remoto e per obiettivi, ma anche di avere un rapporto diverso con i propri superiori, oltre ad un welfare aziendale che tuteli alcuni diritti, tra cui quello alla salute mentale.
A conti fatti, un’azienda trarrebbe enormi benefici in termini di soldi risparmiati, fatturato incrementato e talent retention se ponesse più attenzione a quelle dinamiche che contribuiscono a creare situazioni in cui le risorse vengono vessate da comportamenti aggressivi. Una propensione ad un nuovo modello di leadership è fondamentale. Inoltre, investire sulla formazione delle soft skill per accrescere l’intelligenza emotiva dei manager e leader contribuirebbe enormemente a creare, se non un paradiso, qualcosa che si allontana da quello che per molti è diventato un inferno.