Oggi il welfare aziendale non è più solo sinonimo di benefit, ma si sta dirigendo verso una prospettiva più ampia e completa. I tradizionali voucher brandizzati e gli incentivi economici rimangono sicuramente apprezzati dalle persone, ma hanno un raggio d'azione limitato e non tengono pienamente conto delle esigenze individuali dei collaboratori. Esigenze che negli ultimi anni si stanno spostando verso il benessere a 360 gradi.
Il concetto di welfare aziendale, infatti, adesso include anche l’intrattenimento (come il teatro, il cinema, i concerti ecc.), perché negli ultimi anni il concetto di benessere è ormai esteso a tutti gli aspetti della vita, non solo agli aspetti “tradizionali”, ovvero sport e cibo. Semplificare l'accesso a questi servizi attraverso una piattaforma digitale intuitiva migliorerebbe di molto l'esperienza degli utenti, fornendo quindi un valore aggiunto alle aziende che cercano di attrarre e trattenere il talento.
Ma come includere questo tipo di intrattenimento nel welfare digitale?
Risponde l’esperto Gianluca Enrietti, CEO & Founder di Toduba, PMI nata nel 2017 con la missione di digitalizzare il mercato dei buoni pasto e facilitare la gestione del welfare aziendale. Toduba è una piattaforma che offre il servizio PaaS - Platform as a Service per le società di welfare, e sta svolgendo un ruolo chiave nel ridefinire e innovare questo concetto.
<<Dal nostro osservatorio si evince che mentre le aziende stanno cercando di dimostrare il loro impegno nel migliorare la qualità della vita dei lavoratori, la gamma di servizi offerti è spesso standardizzata e poco flessibile. L’app Toduba è in grado di abilitare i welfare partner ad erogare servizi sempre più personalizzati, che diventano di semplice utilizzo grazie alla partnership con noi>>, sottolinea.
<<Abbiamo in programma di implementare, grazie alla collaborazione e all’esperienza dei nostri welfare partner, anche le opzioni culturali perché fanno parte del percorso di wellbeing: il teatro, la musica, il cinema ed esperienze culinarie da poter fare nel territorio di riferimento dell’azienda>> conclude Enrietti.
*questo è un articolo sponsorizzato.