Dalla pandemia alla riprogettazione degli ambienti di lavoro
Abbiamo visto in un precedente articolo (clicca qui) che dotarsi di tecnologie adeguate o essere consapevoli degli strumenti più avanzati non basta per rendere il lavoro e l’azienda più produttiva. Non si è “smart” senza aver progettato nuove forme di organizzazione e costruire una nuova cultura aziendale. Bisogna introdurre lo Smart Working attraverso percorsi di formazione efficaci e innovativi.
Per utilizzare in maniera efficiente ed efficace gli strumenti si devono disegnare processi organizzativi più “liquidi” che non solo creino team distribuiti e smart worker, bensì siano in grado di organizzare la gestione e il monitoraggio delle attività da svolgere e degli obiettivi da raggiungere.
Bisogna inoltre incominciare a promuovere una cultura aziendale che tenga in considerazione il passaggio che sta portando da un’organizzazione di processo - in cui il datore di lavoro controlla i suoi dipendenti in ogni momento - a un’organizzazione dove si valutano i risultati su una tempistica ben stabilita.
Quindi, lo smart worker opera per obiettivi e il controllo, anziché avvenire solo sul processo, avviene prevalentemente sul risultato raggiunto.
La formazione a supporto del change management e della produttività
La formazione è quell’attività che, se compiuta in maniera adeguata, può supportare il change management dell’azienda. Così si può introdurre lo Smart Working migliorando l’efficacia e la produttività del lavoro attraverso lo sviluppo delle persone, dei gruppi e dell’organizzazione.
Vorrei sottolineare - nell’ambito dell’introduzione dello Smart Working - l’obiettivo dei processi formativi diventa quello di far acquisire nuove competenze tecniche, manageriali e professionali, sia da parte del lavoratore sia del management aziendale, senza tralasciare la dimensione di senso.
L’acquisizione di competenze digitali serve a garantire un uso base delle tecnologie. Ma per rendere efficace e produttivo il lavoro dello Smart Worker bisogna lavorare sull’evoluzione delle competenze relazionali e quelle manageriali.
La formazione quindi non può essere concepita solo dal punto di vista tecnico o di creazione di nuove competenze. Perciò, a mio parere, dev’essere di ampio spettro e includere lo sviluppo del digital mindset attraverso la creazione di uno spirito di gruppo capace di valorizzare le capacità relazionali e motivazionali, nuove forme di consapevolezza di ruolo e di leadership.
La creazione di gruppi di lavoro coesi, efficienti ed efficaci favorisce la creazione di un senso comune e la costruzione di un ecosistema aziendale. In questo modo si possono gestire al meglio i processi, raggiungere risultati e produrre conoscenza per l’erogazione di servizi innovativi.
Gli strumenti di e-learning e di crowdsourcing, inoltre, possono essere utilizzati per creare community aziendali funzionali per l’opening innovation basato sulla co-progettazione agile di nuove soluzioni.
Un passo verso il futuro
Stiamo entrando nella Fase 2 dell’emergenza sanitaria, e – forse – tornando in futuro a una situazione di mobilità normale. A mio parere, a poco a poco, si presenteranno diverse sfide in termini organizzativi e, soprattutto, formativi. La sfida più grande sarà quella di far correre in modo parallelo lo Smart Working e le metodologie di formazione più innovative. Qui si fa sempre più forte il bisogno di comprendere e disegnare nuovi modelli, che vanno sperimentati, analizzati e riprogettati.
Il momento storico che stiamo vivendo può diventare, da un lato, un acceleratore dei processi formativi e, dall’altro, un distruttore di alibi. Anche se il rischio di ricadere per inerzia nelle situazioni di una preoccupante staticità è molto alto. Per non cadere nelle trappole delle staticità bisogna innescare meccanismi d’innovazione efficaci e produttivi. Per fare ciò occorrono progettazioni e sperimentazioni serie per generare esperienze di lavoro da remoto e di apprendimento a distanza.
In breve, penso sia giunto il momento di sperimentare modelli di Smart Working e di Smart Learning più innovativi, efficienti ed efficaci.