I dati raccolti dalla maggior parte delle ricerche sul tema “cultura tossica” in azienda parlano abbastanza chiaro: le organizzazioni stanno facendo sempre più fatica a tenere sotto controllo i livelli di stress da lavoro. Questo ha costi enormi nel lungo termine, costi peraltro che le organizzazioni non sono in grado di misurare. Invece di comprendere che un calo nella produttività potrebbe essere dovuto alle condizioni del posto di lavoro, si dà per scontato che il problema sia il disimpegno del personale.
Potrebbe essere d’aiuto per comprendere meglio il fenomeno affidarci ad altri dati, quelli sugli espatriati. Questi ci confermano che il nostro paese, per quanto bello da visitare, sia considerato uno dei posti con la peggiore cultura lavorativa, posizionandosi 52° su 53 paesi valutati dagli expat di tutto il mondo nel Work Abroad report Expat Insider di Internations.
Cosa rende una cultura del lavoro di cattiva qualità o tossica?
Una cultura del lavoro si definisce “tossica” quando in un ambiente lavorativo vengono ignorati, accettati o addirittura incentivati comportamenti, pensieri e pratiche organizzative che hanno un impatto negativo sulla sicurezza economica, fisica e psicologica delle persone. Invece di incentivare la crescita nel lungo termine, la disincentiva. Benché a volte siano stratagemmi utilizzati deliberatamente per favorire alcuni individui, in genere sono il risultato della mancanza di competenze sul tema.
Un altro problema è dato da quelle persone che intossicano il posto di lavoro perché spinte da scopi individuali in contrasto con i valori che dovrebbero tenere un gruppo unito. Quante volte abbiamo visto il cambio di un responsabile causare la fuga dei dipendenti o un enorme calo di produttività? È importante comprendere che chi non rispecchia i valori di un'organizzazione in cui dovrebbe collaborare non dovrebbe mai ricoprire posizioni di responsabilità. Questa è una sfida enorme per molte aziende che effettuano promozioni solo basandosi sulle performance commerciali e non sulla capacità di crescere, supportare e incentivare un team.
Quali sono i rischi? Alto turnover, assenteismo, basso coinvolgimento, bassa produttività, bassa profittabilità, spreco di risorse, incidenti, furti e litigi, bassa opportunità di crescita dell’azienda, bassa fedeltà da parte dei collaboratori, bassa qualità di employer branding.
Ricordiamoci però che a volte non è l’azienda ad essere tossica, ma è l’idea che noi ci facciamo di quella azienda, in quanto ci basiamo sulla nostra personale percezione di essa o dei membri che la compongono. Non per forza un gruppo deve condividere con noi gli stessi valori, passioni e simpatie, in questo caso un po’ di autocritica può aiutarci a trovare la soluzione al problema.
In un momento storico in cui è socialmente sempre più diffuso avere a cuore la qualità della vita, in questa prospettiva la qualità della cultura aziendale gioca un ruolo fondamentale. Per questo motivo, le persone non sono più alla ricerca di un lavoro ideale, ma piuttosto di un'azienda ideale.