Nella continua ricerca di un miglioramento della condizione dei nostri spazi personali e professionali, vengono continuamente esaminati vari fattori che possono incrementare il benessere dei singoli cittadini senza compromettere la produttività. Nel tentativo di trovare la quadra nel famoso worklife balance, vengono implementate nuove soluzioni, come lo smart working, per esempio. Questo ha permesso a migliaia di lavoratori di staccarsi da una routine talvolta troppo stressante, poter lavorare mentre si è in viaggio, e scegliere di vivere lontano da affollati, costosi e inquinati centri urbani.
L’ultimo intervento rivoluzionario in questo senso è stato introdurre la settimana corta, in cui i giorni lavorativi passano da 5 a 4 a settimana. Secondo uno studio britannico, lavorare 4 giorni a settimana invece che 5 non intaccherebbe la produttività ma migliorerebbe notevolmente il benessere delle risorse. E chi non vorrebbe lavorare meno e ricevere lo stesso stipendio? A quanto pare non è così per tuti, tanto da far emergere una (relativamente) nuova minaccia dal punto di vista della mental health, e cioè L’oziofobia. Ma come si capisce se si è afflitti da questa fobia?
3 Segnali per capire se soffriamo di oziofobia
Questi sono alcuni degli indicatori che potrebbero rivelare la presenza di un disturbo che, purtroppo, è difficile da individuare. Quando non vengono presi in considerazione, questi risultano in complicazioni psico/fisiche anche gravi nel lungo periodo. Perché? La nostra energia non è inesauribile.
1. Ansia e stress nel tempo libero: Uno dei sintomi principali è il provare ansia, irrequietezza o nervosismo quando non si è impegnati in attività produttive durante la giornata.
2. Senso di colpa per il tempo libero: Anche sentirsi in colpa per non aver sfruttato al meglio il tempo libero o per aver riposato è un sintomo comune.
3. Difficoltà a rilassarsi e godersi il tempo libero: In molti casi risulta difficile staccare la spina dal lavoro o dagli impegni e proviamo disagio quando non si ha la sensazione di essere produttivi.
Il terrore del dolce far niente
A qualcuno potrà sembrare anche assurdo, ma negli ultimi anni si sono registrati aumenti significativi di oziofobia, ovvero quel disagio di tipo ansiogeno derivato dalla mancanza di attività. Questo disagio viene spesso avvertito nei periodi di vacanza o di festività, ponti e weekend lunghi, ma non viene quasi mai percepito come tale. Molto spesso infatti, nel momento in cui si hanno dei giorni liberi a disposizione, vengono riempiti di cose da fare giustificandosi sempre dicendo <<ho un sacco di cose arretrate da fare>> o <<ne approfitto per rimettermi in pari>>.
Riposarsi e annoiarsi è diventato sinonimo di inutilità e mancanza di scopo o obiettivi. Inoltre, avere tempo libero equivale a non essere bravi o abbastanza importanti, poiché non stiamo vendendo il nostro tempo a chi ha bisogno delle nostre abilità. Questi retaggi culturali sono penetrati così in profondità che eludono la nostra mente razionale al punto che temiamo di più la sensazione di non essere produttivi che l’esaurimento nervoso, come dimostra il numero enorme di professionisti in burnout.
3 soluzioni rapide
Ci sono studi e ricerche che supportano i benefici dell’ozio, ma in questo contesto conoscerli trasformerebbe l’ozio in attività annullandone i benefici. Avere fede nei benefici del non far nulla è un esercizio a sé stante. Ma ecco tre esercizi pratici da svolgere nel tempo libero:
1. Esposizione graduale al tempo libero: Inizia con piccoli periodi di tempo libero in cui non si fa niente per aumentare gradualmente la durata man mano che ci sentiamo più a nostro agio.
2. Accettare la noia: La noia può essere un'esperienza spiacevole, ma è anche un'occasione per esplorare la creatività e per trovare nuove idee. Pianificare anche 10 minuti di noia a settimana potrebbe avviare una rivoluzione nelle nostre vite.
3. Concentrarsi sui benefici del tempo libero: Il tempo libero è importante per la salute mentale e fisica. Ci permette di riposarci, di ricaricare le batterie e di coltivare i nostri interessi senza secondi fini. In poche parole, ci conferisce vero potere sul nostro tempo.
Questi sono solo alcuni accorgimenti da tenere, ma non sempre potrebbero bastare. Bisogna però prestare attenzione a certi segnali e avere sempre in mente che il valore del nostro lavoro non è misurato in quantità, ma in qualità.