Heineken Italia ha confermato lo smart working a tempo indeterminato per chi lavora negli uffici della sede di Sesto San Giovanni. Per garantire il benessere dei propri collaboratori e il raggiungimento dell’equilibrio tra vita privata e professionale, la multinazionale olandese della birra ha progressivamente introdotto forme di orario lavorativo flessibile, rendendo definitivo un accordo di smart working che era stato avviato in fase sperimentale a ottobre 2021.
Così, a partire dallo scorso mese di maggio, tutto il personale, sia a tempo determinato che indeterminato, full o part-time, può lavorare da remoto fino a tre giorni a settimana, assicurando la presenza in ufficio almeno due volte.
Le nuove regole sullo smart working a Heineken Italia sono frutto di un accordo con i sindacati presenti nella divisione lombarda. Ne sono ovviamente esclusi i lavoratori la cui mansione è incompatibile con la modalità agile, quindi gli operai della produzione. A tutela della salute e della sicurezza delle persone che operano da remoto, viene inoltre data l’opportunità di scegliere da un kit specifico gli strumenti idonei come sedie ergonomiche, monitor adeguati, cuffie e pacchetti di telefonia.
Infine, importante sottolineare anche l’aspetto del welfare, dato che l’accordo garantisce il diritto alla disconnessione e stabilisce specifiche agevolazioni ad hoc per alcune categorie di lavoratori: fragili, con figli minori o familiari disabili.
Non è da meno un brand italiano come Birra Peroni (ma oggi di proprietà della giapponese Asahi Breweries) che ha sede a Roma e stabilimenti anche a Bari e Padova.
Smart working al 50%, nuovi strumenti di conciliazione vita-lavoro estesi ai conviventi, aumento del premio del 10% in tre anni e un importo straordinario a titolo di welfare.
Alla Peroni infatti hanno varato un nuovo contratto integrativo di secondo livello per il periodo 2023-2025, sottoscritto dall’azienda con le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali confederali sulla conciliazione vita-lavoro e inclusione, attraverso la conferma del modello di lavoro agile. L’accordo consente ai collaboratori di operare da remoto per un tempo pari alla metà delle ore lavorative contrattuali, senza giorni prestabiliti. Inoltre è garantita una maggiore flessibilità per i genitori con figli fino ai tre anni o in caso di specifiche esigenze personali.
Questi accordi inseriti nel nuovo contratto integrativo sono il frutto di un percorso volto al miglior benessere dei collaboratori che Birra Peroni ha portato avanti ormai da alcuni anni. Ad esempio, alla fine del 2022, c’era stato un contributo straordinario di 600 euro, erogato per supportare i lavoratori in un contesto economico caratterizzato dall’inflazione, oppure la policy sui congedi parentali. Anche in questo caso, attraverso l’introduzione di nuovi permessi.
In conclusione, due noti brand commerciali della birra si mettono in evidenza per la ricerca di un modello organizzativo più flessibile e la volontà di favorire una corretta redistribuzione dei carichi familiari con pari opportunità per i genitori.