A luglio 2023 è stato fatto un sondaggio negli Stati Uniti su un gruppo di mille donne che utilizzavano attivamente LinkedIn: il 91% ha dichiarato di aver ricevuto almeno una volta messaggi di natura romantica o inappropriata e il 31% di questi messaggi conteneva esplicitamente proposte di incontri di natura sessuale o romantica. Molte persone quindi usano in modo inappropriato LinkedIn, come se fosse un’app di incontri tipo Tinder o Hinge.
E se succedesse il contrario? Funzionerebbe davvero? Pare di sì. Un articolo del Wall Street Journal ha parlato di una donna con il nome fittizio Grace, il cui profilo su Hinge elenca le sue attività ideali per un appuntamento come "partecipare a conferenze tech" e "avviare collaborazioni di brand".
Dal social networking al recruiting
Grace è stata molto chiara nel dire che utilizza Hinge solo come strumento di networking professionale. A gennaio 2023, inoltre, un utente di Twitter è diventato virale quando ha fatto match con un responsabile HR di una start-up su Bumble, poi ha iniziato a parlare di opportunità di lavoro con loro, e ha finito per ottenere un impiego. L’elenco potrebbe continuare.
È una situazione delicata, perché si mescolano i confini tra il personale e il professionale in una maniera che sembra un potenziale incubo per i dipartimenti delle risorse umane. D’altra parte, potrebbe anche essere una strategia efficace, ma la trasparenza riguardo alle intenzioni lavorative è d’obbligo. Se si agisce in modo onesto, la casistica ci dice che è possibile che la persona dall'altra parte apprezzi la sincerità e possa persino aiutare a trovare un lavoro!