Elon Musk ha recentemente rilasciato un’intervista alla rete televisiva CNBC. In quell’occasione ha sparato contro il lavoro da remoto, “working from home is morally wrong” le sue esatte parole. Quindi ne ha fatto una questione di moralità oltre che di produttività.
“Penso che le persone siano più produttive quando sono in presenza. Ci sono delle eccezioni ma per il resto credo fortemente che il lavoro da casa sia una falsa narrativa come quando Maria Antonietta disse “se il popolo non ha pane, mangi le brioche”. Cioè tu lavori da casa e le persone che ti hanno costruito l’auto devono venire in fabbrica? Ti fai preparare e consegnare il cibo da persone che non possono lavorare da casa… Ti sembra moralmente giusto?”
Questo atteggiamento si chiama “productivity paranoia”, ovvero uno scenario definito come quello dove i manager aziendali hanno paura che la perdita di produttività sia dovuta ai collaboratori che non lavorano, pensando altresì che più tempo in ufficio, più meeting e altre attività la facciano invece crescere.
Tuttavia non è detto che Musk sia vittima della “paranoia da produttività”, forse confonde esigenze organizzative e produttive proprie della Tesla con la produttività. Tesla ha una parte di attività di fabbrica e un’altra di back office, ovvero amministrativo-commerciale. Negli stabilimenti si sono verificate lamentele degli operai nei confronti dei manager - questi in remote working - che a loro dire non li supportavano a dovere.
Così, qualche mese fa, con rudezza ha pensato di risolvere il problema inviando una comunicazione perentoria dove affermava che non avrebbe più accettato “nessuna forma di lavoro da remoto a Tesla”.
Ora, tutti gli studi fatti negli USA, dall’Università di Harvard alla rivista Forbes, sembrano confermare che con il lavoro da remoto la produttività salga. D’altra parte non è detto che quando una persona è in ufficio sia sicuramente sempre produttiva. Anzi, quelle stesse ricerche stimano che il tempo effettivo di lavoro durante la presenza sia il 36% del totale delle ore.
Un'ultima osservazione sulla “questione morale” sollevata negli studi della CNBC. È vero, ci sono persone che possono lavorare in modalità agile e altre che non possono farlo, però questo dipende dal modello organizzativo di ogni settore. A seguire il ragionamento del CEO di Tesla allora non sarebbe giusto che qualcuno lavori di notte mentre tutti gli altri lavorano generalmente di giorno!
Un'ultima nota di colore: il governatore della Florida, Ron DeSantis, si è deciso a ufficializzare la sua candidatura alle primarie presidenziali del Partito Repubblicano nel 2024. Il lancio della campagna elettorale è avvenuto su Twitter, in dialogo appunto con Elon Musk, ma ci sono stati grandi problemi nel collegamento. I tecnici erano in remote working?!