L'opzione del lavoro da remoto ha conosciuto un notevole incremento negli ultimi anni, diventando un'opzione attraente per molti. La ricerca “offerte di lavoro smart working” in Italia su Google ha registrato nel 2023 addirittura un +1.100% rispetto all’anno precedente, secondo le statistiche di Google Trends. In questo contesto, però, è in aumento anche una pericolosa tendenza alle frodi online. I truffatori si spacciano per aziende o appaltatori indipendenti per cercare di offrire falsi lavori virtuali, creano annunci falsi per trarne vantaggio e li usano per rubare informazioni personali o beni finanziari.
Questo percorso può lasciare le vittime non solo con speranze infrante e umiliazione, ma spesso anche con perdite economiche.
Aumento delle truffe nel lavoro
Già prima del 2020, comunque, le frodi erano in aumento secondo i dati del Better Business Bureau (o BBB, società attiva a livello internazionale nel campo della promozione della fiducia nei mercati). Il BBB riporta infatti che tra il 2017 e il 2019 la prevalenza delle truffe lavorative è aumentata dal 5,1% al 9,3%. Oggi, le stime indicano che 14 milioni di persone all’anno sono vittime di truffe nel lavoro di persona e a distanza, subendo perdite finanziarie per oltre 2 miliardi di dollari. Questi raggiri non solo comportano perdite monetarie, ma anche un rischio per la sicurezza online e per il furto di identità.
Ma cosa sono le truffe di lavoro a distanza? Una truffa si verifica quando viene inserita una falsa posizione lavorativa con l'intento di rubare denaro o informazioni personali sensibili. Chi non ha familiarità con questo tipo di inganni (spesso del tipo "troppo bello per essere vero") può fornire inconsapevolmente queste informazioni al "datore di lavoro" fraudolento.
Le storie di chi ci è passato… dall’estero all’Italia
Callie Heim, una donna statunitense di 22 anni, è diventata virale su TikTok nell’estate del 2023 per aver raccontato di essere stata truffata da un falso annuncio di lavoro. Secondo quanto riportato al canale televisivo CNBC, Heim credeva di essere stata assunta da Waymo, un'azienda di auto a guida autonoma. Inizialmente, aveva presentato la sua candidatura tramite LinkedIn e aveva partecipato a un processo di selezione che sembrava normale. Tuttavia, ha visto alcune ‘red flag’, come l'uso di un'app di messaggistica criptata per parlare con i selezionatori e l'obbligo di acquistare preventivamente pc e telefono dal portale aziendale, con il rimborso successivo previsto da parte del datore di lavoro tramite un assegno sospetto.
La truffa è stata scoperta infatti quando Heim ha ricevuto l'assegno falsificato. A quel punto, però la donna aveva già compilato nel portale aziendale alcuni moduli di assunzione, aveva inviato una scansione della sua patente di guida e i suoi dati bancari per ottenere il pc e il telefono. Quando si è accorta della truffa, ha chiuso immediatamente il suo conto bancario compromesso e ha bloccato la linea di credito.
Un altro caso simile è stato raccontato su LinkedIn da Gustavo Miller, un content strategist, che ha scoperto di essere stato ingannato da una presunta offerta di lavoro presso Coinbase, un'azienda di criptovalute. Dopo un processo di adesione completo, gli è stato chiesto di acquistare attrezzature per il lavoro e ha inviato i soldi, solo per scoprire che il lavoro non esisteva e che i suoi soldi non potevano essere recuperati.
Attenzione all’insistenza
Ma non bisogna arrivare tanto lontano per leggere di queste storie, che accadono spesso anche in Italia. A me, per esempio, è capitato a inizio 2023 di candidarmi per una posizione di copywriter da remoto presso una grande società con sede in un’isola europea che produce contenuti per il web (tutt’ora non so se fossero veramente loro). Dopo aver risposto all’annuncio trovato su un sito internazionale di offerte di lavoro per creativi (avevo inserito nei contatti solo il mio numero e l’e-mail), ho ricevuto molte telefonate con prefisso estero, che lo smartphone ha bloccato perché le ha riconosciute come spam, e altrettante e-mail che chiedevano di scrivere dei testi di prova.
Niente di strano nelle e-mail, in sé, se non il fatto che ne arrivavano decine al giorno con solleciti di inviare la prova, e tutte da indirizzi diversi, senza specificare gli step successivi alla prova e il tipo di pagamento. Davanti a questa insistenza ho cercato online delle recensioni su questa società e ho trovato racconti molto contrastanti tra loro, per cui ho bloccato tutto e solo dopo un mese ho smesso di ricevere e-mail.
Un altro settore in cui le truffe in Italia sono molto diffuse è quello dei sondaggi online: le aziende spesso li utilizzano per raccogliere informazioni importanti. Per incentivare la partecipazione, offrono ricompense come e-book, sconti, buoni acquisto o denaro. Il processo è piuttosto semplice. Gli utenti forniscono le proprie informazioni socio-demografiche, come età, sesso, occupazione, reddito mensile, famiglia, zona di residenza, interessi e altro.
In base a queste informazioni, vengono presentati sondaggi retribuiti che corrispondono alle loro caratteristiche. Se l'utente soddisfa i requisiti dell'azienda, ha l'opzione di compilare il questionario, guadagnando un premio in cambio. Il problema è che, se i siti non sono attendibili, i dati inseriti possono essere usati per scopi fraudolenti. Per questo, alcune piattaforme online hanno stilato l’elenco dei siti più affidabili.
Come identificare le truffe nel lavoro da casa
Per comprendere, a monte, se un'offerta è illegittima, abbiamo raccolto questi suggerimenti:
- L’annuncio è troppo bello per essere vero, per esempio “impara a guadagnare online lavorando da casa. Guadagna fino a 500 € al giorno lavorando a casa 1-3 ore!”.
- Nell’annuncio non è specificata l’azienda, ma è solo indicata come “molto importante” o simili.
- Le risposte o offerte provengono da un account e-mail personale e non aziendale.
- Ci sono poche informazioni sull'azienda (in fondo alle e-mail, nella firma, dovreste trovare dati come l'indirizzo fisico, il numero di telefono e il sito web).
- La società ha la sede in paradisi fiscali ed è una Ltd.
- Ci sono avvertimenti e recensioni negative online.
- Il datore di lavoro è troppo ansioso di assumere.
- Dovete pagare per lavorare e per fare formazione.
- L’offerta di lavoro presenta degli errori (poiché la maggior parte dei truffatori non ha i soldi per assumere qualcuno con eccellenti capacità di comunicazione scritta per creare i propri annunci, questi saranno pieni di errori di ortografia, grammatica o punteggiatura)
- Vi vengono chieste informazioni riservate, come i dati sensibili.
- Non li avete mai contattati: sono loro che si sono rivolti a voi.
Varie tipologie di truffe: quante ce ne sono?
Probabilmente non esisterà mai un elenco esaustivo, ma ne abbiamo riassunte alcune a livello internazionale:
- L'assegno errato (simile al caso della donna statunitense)
I truffatori utilizzano una tattica che prevede l'invio di un assegno di importo molto superiore al dovuto per acquistare materiale o pagare una prestazione, e poi si comportano come se avessero commesso un errore. Vi chiedono di inviare loro la differenza dell'assegno prima di provare a incassarlo. Dopo aver inviato indietro l'assegno e aver tentato di incassare quello che vi hanno inviato, il pagamento viene respinto. Questo è un modo per appropriarsi del vostro denaro e lasciarvi con un assegno falso.
- Lavoro part-time per una paga a tempo pieno
Essere pagati molto per fare poco lavoro sembra un sogno che si avvera, ed è per questo che molti truffatori utilizzano questa tattica. Affermano che è possibile guadagnare una tonnellata di denaro in poco tempo e che la retribuzione è superiore alla media del mercato.
- Richiedono di reclutare altre persone
Sebbene alcune società di marketing multilivello siano legittime, ve ne sono altre che vi promettono molti vantaggi se reclutate altre persone a lavorare per loro. Molte di queste aziende richiedono di spendere molto del proprio denaro per i loro prodotti. Spesso si concentrano sul massimo guadagno possibile piuttosto che su uno stipendio di base: si tratta dei cosiddetti “sistemi di vendita piramidale” illegali o al limite della legalità, molto diffusi soprattutto negli Stati Uniti.
- Pagare per la formazione
Chi sta cercando di avviare un'attività in proprio da casa può imbattersi in aziende che affermano di migliorare le proprie capacità imprenditoriali. Le loro pubblicità spesso mostrano come le loro risorse e lezioni possano aiutarvi a far crescere rapidamente la vostra attività. Sebbene esistano corsi e risorse online per aiutarvi a iniziare la vostra attività di imprenditore, esistono anche truffe che promettono vendite istantanee e ricchezza a fronte di un'ingente spesa per la formazione (ancora: ricordate i “sistemi di vendita piramidale”?).
Le truffe del lavoro a distanza, quindi, stanno diventando sempre più sofisticate e diffuse in tutto il mondo. La consapevolezza e l'educazione sono strumenti essenziali per contrastare questa crescente minaccia. Condividere esperienze e informazioni è cruciale per proteggere gli individui da perdite finanziarie e rischi per la sicurezza. Affidarsi a piattaforme affidabili e adottare precauzioni durante la ricerca di lavoro online sono passi cruciali per prevenire l'uso fraudolento dei dati personali.