Favorire equilibrio tra vita personale e lavorativa, mantenendo un approccio flessibile e prestando attenzione alle esigenze individuali, con un focus particolare alle categorie vulnerabili e ai genitori. Questi gli obiettivi che Open Fiber, azienda italiana che opera all'ingrosso nel mercato italiano di infrastrutture di rete in fibra ottica, si è posta attraverso la firma di due accordi significativi con le organizzazioni sindacali, che entrano in vigore dal luglio 2023. La prima firma riguarda lo smart working, reso organico e più flessibile dopo essere stato introdotto nel periodo pandemico. La seconda sigla l'integrazione dell'accordo aziendale di secondo livello, che punta al potenziamento del welfare.
La modalità "Fiber working" - questo il nome scelto per l'accordo – prevede che su base mensile è concesso di lavorare da remoto per oltre il 50% dei giorni. Il contatore però è bimestrale e questo consente di usufruire di 21 giorni ogni 2 mesi, con un massimo di 12 giorni al mese. “È un accordo che offre flessibilità a tutti, ma cercando di differenziare, in base alle esigenze dei lavoratori e dell’azienda”, ha spiegato in una nota stampa Ivan Rebernik, Direttore Personale, Organizzazione e Servizi dell’azienda.
Nel solco di una crescente attenzione alla genitorialità, per esempio, l’accordo prevede tutele integrative sia per le donne in gravidanza (che possono usufruire di 45 giorni di lavoro agile antecedente al congedo obbligatorio di maternità), sia per i neogenitori, per i quali sono previsti sempre 45 giorni di questa modalità nel periodo successivo alla nascita, adozione e affido preadottivo.
Puntare sul futuro aziendale.
Una maggiore flessibilità è, inoltre, garantita ai collaboratori in situazioni di fragilità, nei casi di bisogni educativi speciali per quanto attiene la sfera della disabilità e dei disturbi specifici evolutivi dei figli, e negli altri casi di caregiving: in questi casi il lavoro da remoto può arrivare al 100%. All’interno dell’accordo è stata confermata l’iniziativa di fornire a tutti gli home kit ergonomici e i device necessari per il lavoro da remoto.
Anche le modifiche apportate all’accordo di secondo livello volgono uno sguardo particolare alla famiglia. Tra le varie misure vi è la conferma di ulteriori 5 giorni retribuiti in aggiunta al congedo di paternità previsto dalla legge (ampliati nella fruizione fino al primo anno di età del bambino) e un’estensione dell’istituto della malattia figli spendibile anche a ore.
Guardando al futuro delle nuove generazioni, Open Fiber incentiva per la prima volta l’iscrizione dei figli dei collaboratori, entro i primi tre anni di vita, al fondo di previdenza complementare Telemaco (TLC), con il versamento di un importo di 200 euro una tantum. “Una conferma del valore dei servizi messi a disposizione dall’azienda arriva anche dal notevole incremento che ha avuto negli anni la conversione del premio di risultato in welfare. Si è infatti partiti dal 27% del 2017, per arrivare al 53% di quest’anno”, ha aggiunto Rebernik.
Cover photo: Ivan Rebernik via LinkedIn