Dopo l’approvazione al Senato della proroga sullo smartworking, rivolta alle categorie fragili e genitori con figli under 14 nel privato, è arrivata anche per i lavoratori fragili nella Pubblica Amministrazione con la differenza che: la disposizione vale fino al 31 dicembre 2023 nel privato e fino al 30 settembre nel pubblico. Lo ha deciso la decima commissione di Palazzo Madama (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale), che si è riunita il 21 giugno per sciogliere gli ultimi nodi legati alle coperture del Decreto lavoro, che il Parlamento ha convertito in legge il 30 giugno.
Il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, in passato aveva espresso una posizione in merito, ovvero che non ci sarebbe più a suo avviso l'urgenza di intervenire sui genitori con figli under 14, mentre auspicava invece continuasse l'attenzione nei confronti dei fragili (come è avvenuto).
In un precedente articolo su Smart Working Magazine, l'avvocato giuslavorista Sergio Alberto Codella aveva sottolineato come la data del 30 giugno segnasse la fine della proroga per le disposizioni “straordinarie” in materia di smart working. Ovvero, sarebbe cessato di essere efficace uno specifico “diritto” a svolgere la propria attività in modalità agile. Questo diritto continuerà così a essere attribuito ai genitori con figli fino a 14 anni di età e ai lavoratori cosiddetti “fragili”, che lavorano per aziende private, fino a fine anno.
Per il giuslavorista sarebbe certamente auspicabile un ulteriore intervento normativo che definisca per alcune categorie un diritto“strutturale” allo smart working. Sicuramente tale soluzione determinerebbe un miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori interessati - e dei loro familiari - senza mettere a rischio la produttività. Il tutto considerando le molte analisi che confermano, ormai, come le persone in smart working non siano certo meno produttive di quelle che svolgono la medesima attività in presenza.
Attualmente sono stimati in 3,6 milioni i lavoratori in smart working, ben il 14,9% del totale.