Negli ultimi anni, soprattutto dopo l’entrata delle nuove generazioni all’interno del mondo del lavoro, si percepisce un cambio di rotta rispetto a ciò che i lavoratori vorrebbero trovare all’interno della propria azienda. Meritocrazia, comportamenti etici, rapporto trasparente col management e possibilità di fare parte di un’azienda che permetta il bilanciamento della vita privata e lavorativa senza dover abbracciare quell’attitudine al senso del sacrificio come hanno spesso fatto le altre generazioni, sono fattori ormai divenuti indispensabili parlando di preferenze di Millennials e Generazione Z.
Ma quali sono le aziende in cui si lavora meglio secondo i Millennials?
La Great Place to Work Italia, azienda specializzata nello studio e nell’analisi del clima aziendale, ha stilato il Best Workplaces for Millennials 2023, una classifica che ha l’obiettivo di raccogliere le 20 migliori imprese in cui la generazione che comprende i nati tra il 1981 e il 1996 è più felice di lavorare.
Il primo posto dell’edizione 2023 vede confermarsi Bending Spoons, azienda milanese attiva nell’ambito dei dispositivi software IT, capolista per il quinto anno consecutivo, seguita da Skylabs Srl (consulenza IT) e Luxoft Global Operations (consulenza IT). Al quarto posto troviamo American Express per poi continuare la classifica con Storeis, Reverse SpA, Ermes Cyber Security, Nebulab, Agile Lab e Teleperformance, Thoughtworks Italia, GalileoLife, Fiscozen, Cisco Systems, Webranking, Lipari People, Vianova SpA, Hilton, Sorgenia SpA e Gruppo UNOX.
L’analisi è stata redatta grazie alle opinioni espresse da oltre 16mila collaboratori appartenenti a questa generazione di 117 aziende sulla base delle risposte date al questionario di clima aziendale. Le 20 scelte sono quelle che hanno ottenuto i punteggi più elevati in base a Media Trust Index© dei Millennials, differenza di percezione tra la generazione in esame e le altre generazioni e percentuale di risposte ottenute dai Millennials in rapporto sul totale della popolazione aziendale.
Migliorare l’ambiente lavorativo
I risultati rivelano che le aziende che rientrano in classifica hanno fatto registrare un Trust Index medio pari al 91%, il 13% in più rispetto a quello delle altre imprese analizzate. Tra i fattori evidenziati come più importanti, la percezione riguardo l’impegno da parte dell’azienda nel migliorare l’ambiente lavorativo - che nei 20 migliori posti di lavoro tocca l’89% rispetto al 61% ottenuto dal resto delle organizzazioni - e la possibilità di poter ottenere dei riconoscimenti per il proprio impegno lavorativo.
<<Dall’analisi del ranking dei Best Workplaces for Millennials 2023 emerge come, tra i temi più apprezzati dai collaboratori appartenenti alla generazione Y, vi sia l’integrità delle persone con cui si collabora: principi di etica e onestà sono valori fondamentali sia nella relazione tra il singolo e l’azienda sia nei rapporti tra colleghi>> - racconta Beniamino Bedusa, presidente di Great Place to Work Italia - <<Tuttavia, permangono alcuni aspetti su cui i Millennials risultano più insoddisfatti, soprattutto rispetto alle generazioni più mature: retribuzione e benefit. È inoltre interessante notare come per le imprese sia più difficile agganciare la generazione Y sul versante emotivo che determina la motivazione personale e l’orgoglio per il proprio lavoro>>.
La natura delle aziende rientranti nel ranking
Sono quattro i settori di riferimento delle società premiate: il principale è l’information technology con il 40%, seguito dai servizi professionali (20%), quelli finanziari e assicurativi e il manifatturiero & produzione (10%). A livello di grandezza aziendale, il ranking 2023 vede 5 aziende con più di 500 collaboratori, 6 con un numero di lavoratori tra 150 e 499, 6 tra 50 e 149 e 3 società con meno di 50 lavoratori.
<<Il settore IT, che detiene l’intero podio, ha compreso come sviluppare e promuovere politiche attrattive per i giovani talenti - conclude Bedusa - Proseguendo nell’analisi degli insight della classifica sui migliori luoghi di lavoro secondo i Millennials emerge come il 70% delle aziende classificate abbia l’headquarter in Italia e il 30% è rappresentato da imprese «Rookies», che hanno cioè effettuato l’indagine di clima aziendale per la prima volta nel periodo considerato per l’analisi (ottobre 2022 - settembre 2023) a dimostrazione dell’importanza per le organizzazioni di monitorare il grado di soddisfazione del personale>>.
Non è quindi una questione di grandezza o di settore di appartenenza delle organizzazioni. Il gradimento dei nuovi lavoratori si basa sull’orientamento a un certo tipo di flessibilità, di etica e di ascolto che le aziende dedicano ai propri collaboratori: principi in grado non solo di attrarre i giovani talenti, ma anche di renderli soddisfatti del proprio posto di lavoro.