Sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria, WINDTRE ha esteso lo smart working a tutti i dipendenti, con un’ulteriore, significativa accelerazione della digitalizzazione e dell'utilizzo degli strumenti tecnologici. Ora, l’operatore di TLC guidato da Jeffrey Hedberg, guarda al futuro e avvia una nuova fase.
Marco Mondini è Industrial Relations Director dell’azienda e ci pregiamo di ospitarlo su Smart Working Magazine con un contributo scritto per noi ad illustrare il caso di successo di WINDTRE.
L’emergenza Covid-19 ha cambiato il nostro modo di lavorare. Secondo i dati dell’Osservatorio del Politecnico di Milano, lo smart working è stato sperimentato, per la prima volta, su larga scala dal 97% delle grandi aziende italiane. Ma il lavoro agile è destinato a rimanere una realtà anche in futuro. Proprio per questo, WINDTRE ha siglato un innovativo accordo sindacale che proietta il lavoro da remoto verso la fase post-emergenziale.
Le linee guida stabilite dall’intesa tra WINDTRE e le organizzazioni sindacali, che hanno condiviso l’impostazione e le innovazioni introdotte, delineano un modello organizzativo di smart working flessibile, funzionale a migliorare ulteriormente l’equilibrio tra vita privata e lavorativa, oltre che a promuovere la sostenibilità sociale e ambientale, mantenendo ottimi livelli di qualità e produttività. In un clima di confronto continuo con i sindacati, inoltre, una cabina di regia monitorerà l’implementazione dell’accordo e suggerirà eventuali modifiche o miglioramenti per tutta la fase di sperimentazione, che durerà un anno a partire dal prossimo 1° aprile.
WINDTRE ha preso spunto dall’esperienza maturata in seguito alla precedente intesa, sottoscritta nel 2017, ma anche e soprattutto dalle riflessioni che il management ha svolto dopo l’evoluzione avvenuta con il ricorso massivo al lavoro da remoto, reso necessario dalla pandemia. Un radicale cambio di paradigma, analizzato approfonditamente tramite alcune survey attivate nel corso del 2020, che hanno consentito di capire quale fosse la loro valutazione del nuovo modello.
Secondo i dati raccolti, per la maggior parte dei dipendenti WINDTRE il lavoro a distanza non ha avuto effetti negativi sull’efficienza e ha migliorato la produttività. L’azienda viene sentita vicina ed interessata al benessere delle persone, anche attraverso il lavoro dei manager in termini di team-work e di comunicazione.
Anche a seguito dei riscontri positivi espressi nelle survey, con il nuovo accordo l’azienda ha spostato il focus dalla quantità di giorni lavorati in presenza o da remoto alla piena libertà di scelta, secondo le necessità personali e professionali, nella direzione del vero lavoro agile. Tutti i dipendenti, compresi gli addetti al customer care, potranno decidere se svolgere la propria attività in una delle sedi aziendali o in un altro luogo e alternare i giorni di lavoro in ufficio e da remoto senza una percentuale prestabilita. Le giornate in presenza saranno finalizzate al mantenimento e alla promozione dell’interazione sociale e relazionale, considerata un importante fattore di accrescimento.
L’intesa prevede anche ulteriori investimenti in formazione, uno degli elementi chiave nella strategia HR di WINDTRE. La trasformazione digitale, accelerata dall’emergenza Coronavirus, richiede lo sviluppo di nuove competenze e il potenziamento delle cosiddette soft skill. Inoltre, fornire i giusti strumenti e le conoscenze per gestire nel modo più efficace l’innovazione del mondo del lavoro, è funzionale a stimolare una reale evoluzione culturale dello smart working.
In quest’ottica, già dalla scorsa estate l’azienda ha investito in "D FACTOR", un importante programma digitale di learning & development, con piani di autosviluppo, che ha introdotto un vero e proprio diritto alla formazione di quattro ore al mese, durante l’orario di lavoro. Sono stati previsti anche eventi online per illustrare i programmi e le strategie aziendali, in modo da garantire l’inclusione e mantenere un forte senso di appartenenza.
Un altro tema di grande attualità, al centro delle strategie di WINDTRE, è quello della sostenibilità. Lo smart working può contribuire in questa direzione non solo con la riduzione delle emissioni inquinanti e il risparmio energetico, ma anche in un’ottica di sostenibilità sociale. Il lavoro agile, infatti, può migliorare l’equilibrio tra la vita privata e professionale, motivare i dipendenti, ridurre il gender gap e agevolare l’impiego femminile.
L’accordo, a tal proposito, ribadisce la centralità della questione di genere, promuovendo pari condizioni nella gestione dei tempi di vita e di lavoro. Una particolare attenzione, inoltre, viene data ad eventuali situazioni di fragilità presenti in ambito familiare, con la possibilità di utilizzare specifici spazi di co-working o instant office, per una flessibilità ancora maggiore della prestazione da remoto.
DURANTE LO SMART WORKING VILLAGE, EVENTO ON-LINE, INTERVISTEREMO FAUSTO SABBATELLI (HR Manager WINDTRE). ISCRIVITI ALL'EVENTO: http://bit.ly/smartworkingvillage2021